13 Commenti

Ma che puntata stupenda! Di Calvino ho letto solo "Lezioni americane" molto tempo fa, leggendo il tuo post credo che continuerò con le Cosmicomiche :)

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oh, grazie! anche se devo dire che ho scelto un bel soggetto :)

sono felice di averti incuriosita: spero non ne rimarrai delusa (e se ti va fammi sapere cosa ne pensi!)

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ott 18Messo Mi piace da lunediomartedi

Che bella puntata, Sara! Io con Palomar ho un rapporto speciale, ogni volta che penso a Calvino spunta fuori quel nome da osservatorio così perfetto.

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grazie Andrea!! anche per me Palomar -- che è un libro praticamente perfetto -- vuol dire Calvino. tra l'altro: sai che quando ho letto il titolo della tua ultima Linguetta ho pensato subito proprio al signor P.? mi ha fatto davvero piacere vederlo nominato poche righe più sotto :)

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Mamma mia cos'è il Calvino delle Cosmicomiche, inarrivabile.

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vero? soprattutto nei racconti di Ti con zero: ci sono pagine che meriterebbero di essere imparate a memoria

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ott 16Messo Mi piace da lunediomartedi

Ciao, Sara! Come già successo in precedenza, sono corsa subito a leggere il tuo post. E adesso ti faccio una domanda da un milione di dollari, nel senso che mi rendo conto che magari non è facile rispondere e so che ci sono lettori che vanno in crisi davanti a questi quesiti, ma io ci provo: da cosa della produzione di Calvino mi consiglieresti di iniziare? Ma iniziare da zero, proprio. Considera che ho letto "cose" a scuola, ma sempre "per dovere", e sono d'accordo quando scrivi che certi autori andrebbero letti e/o scoperti al momento giusto. Per esempio, a me è capitato con Madame Bovary di Flaubert: romanzo odiatissimo da una me adolescente (e odiatissima anche la prof di francese che ce lo fece leggere in lingua originale!), riscoperto e amato da una me più che adulta.

Io ti ringrazio per qualsiasi consiglio vorrai darmi! E attendo la seconda parte del post!

Ciao,

Martina

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Martina, grazie per le tue parole... e grazie per la tua domanda :) allora, vado per categorie: racconti: Tutte le Cosmicomiche, ma partendo dalla sezione Ti con zero (la mia preferita) / un romanzo: Il barone rampante / una raccolta di saggi: Lezioni americane (se vuoi leggere di letteratura) oppure La strada di San Giovanni (se vuoi qualcosa di stampo più autobiografico). e poi fammi sapere come va, sono curiosa di conoscere la tua opinione! (ps: ma quindi mi dici che dovrei riprovare a leggere Madame Bovary? confesso di averlo abbandonato anni fa, e non averlo poi più ripreso)

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ott 16Messo Mi piace da lunediomartedi

Grazie mille per i consigli!! Ti farò sapere assolutamente. Ti dico, io Madame Bovary l’ho letto la prima volta al liceo, e l’ho riletto da più che adulta e appunto l’ho amato. Io una chance gliela darei 😉 poi fammi sapere nel caso!

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ott 15Messo Mi piace da lunediomartedi

i mei Calvino sono (soprattutto)

Le città invisibili

e

Il castello dei destini incrociati

credo sia una cosa legata alle storie, e al raccontare storie

cosa che a me prende sempre (e non sono sicuro del perché)

poi, certo

Le lezioni americane, ma quelle sono quasi "fuori concorso"

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ma sai che, in effetti, vedo dei punti di contatto tra Le città e Il castello? sono entrambi dei romanzi "combinatori", ricordano quasi dei puzzle. per quanto riguarda le opere di Calvino saggista, hai ragione: meritano una classifica a parte!

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ott 15Messo Mi piace da lunediomartedi

Grazie della bella lettura! Al tempo della scuola a me Calvino piacque; se lessi solo parte della sua opera è perché deve essere intervenuta qualche nuova infatuazione letteraria. Infatti, e per rispondere alla tua domanda, non saprei citare un autore da riscoprire perché precedentemente non gradito: credo che la curiosità di seguirne le vicende artistiche e biografiche, di tessere rimandi, riesca pressoché sempre a coinvolgermi in modo completo. Le mie preferenze tendono a esprimersi soprattutto al momento di procurarmi un libro, quando mi chiedo se l'autore, i temi, l'epoca mi interessano davvero. Una volta iniziata la lettura, in genere motivazione e motivi di soddisfazione non mancano mai. / A sedici anni i miei raccontini nascevano dalla lettura di Kafka. / Interessante la riflessione parallela di te e di Calvino: leggere per amore, ma anche per la necessità di educare gusto e giudizio: in questo senso, immagino sia possibile educare all'amore. / Non avendo sinora fatto nomi, aggiungo qui Milorad Pavic (Dizionario dei Chazari; Paesaggio dipinto con il tè; Il lato interno del vento).

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grazie a te, Federico, per le tue riflessioni! tra l'altro di Pavic non ho mai letto nulla--mi sono segnata i titoli

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